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Più di 500 anni di storia

Cascina Gorgia

La cascina Gorgia fu fondata da Pietro Gorgia presumibilmente fra la fine del 1400 e l’inizio del 1500.

I primi documenti risalgono alla creazione della bealera di Orbassano (1509) che convogliava le acque della Dora Riparia da Alpignano fino ad Orbassano, nel consorzio della bealera presieduta da Bernardino Parpaglia (proprietario dell’omonima cascina nel parco di Stupinigi) faceva parte anche Pietro Gorgia.

Quindi, sin dal 1500, i terreni della cascina Gorgia vennero irrigati con l’acqua di Dora con turni programmati dal consorzio ancora oggi in vigore. 

Gli eredi proseguirono la conduzione agricola fino alla fine del 1700. Nel 1729 i Savoia costruirono il Castello di Stupinigi come residenza estiva, e il bosco divenne parco di caccia e tutta la zona risentì di notevoli cambiamenti.

Anche la cascina Gorgia in quel periodo ebbe una notevole trasformazione, nel 1733 venne costruita la cappella intestata a San. Carlo sui terreni a nord della stessa cascina collegata con un viale di tigli, a lato un giardino all’inglese e all’interno delle mura di cinta un parco all’italiana. A ricordo di quel periodo si può ancora ammirare un altorilievo nel caminetto della sala da pranzo con uno stemma nobiliare riportante la data 1733.

Al piano superiore fu ricavato un salone per le feste con volta a vele sostenuto da quattro colonne. Sul tetto vi è ancora la campana che serviva a richiamare gli abitanti della cascina con riportata la scritta “Santa Maria 1725”. Sul finire del 1700 la cascina passò di proprietà al Conte dell’impero Napoleonico Salmatoris Rossillon Del Villar.

In seguito fu acquistata dal Cavaliere Vicino Giuseppe che la condusse fino al 1867 per poi venderla a Michele Engelfred.

Nel 1877 la Signora Borgnano Picco Giovannina, vedova del Sig. Michele Eungelfred, la vendette al Conte Luigi Ferrarsi Ministro di Stato e Senatore del Regno di Italia nato a Fontanellato di Parma residente a Roma. Il cancello d’ingresso al parco riporta ancore le sue iniziali F.L.

Il Conte Ferraris comprò anche la Cascina Griffa di fronte alla Cascina Gorgia ed altri terreni adiacenti alcuni di proprietà della Parrocchia di Orbassano. L’11 luglio 1903 l’Ordine Mauriziano comprò tutti i possedimenti dalla vedova del Conte Ferraris la Contessa Angela Pigorini per un totale di 117,15 ettari ad un valore di 275.000 lire.

La cascina in quel momento era affittata dai fratelli Gilardi Stefano, Giuseppe, Giovanni di Moncalieri con un contratto di dieci anni dal 1897 al 1907 per 11.000 lire annue. Nel contratto di affitto vi era ancora l’obbligo di provvedere alla manutenzione del parco fra le mura della cascina, di potare i tigli del viale che portava alla cappella e riportare ogni anno nuova ghiaia al viale.

Al termine del contratto l’Ordine Mauriziano mise all’asta la cascina e venne affittata all’avvocato Ugo Sanguinetti per altri 10 anni insieme alle cascine Griffa e Beccaio per un totale di 133,58 ettari al prezzo di 15.400 lire annue, dovette però eseguire migliori alle tre cascine per un valore di 24.000 lire, riguardante pavimentazioni delle stalle , pozzi e un ampliamento della stalla.

La cascina da quel momento ritornò ad avere solo più fini agricoli e perse i connotati di residenza nobiliare , il parco divenne prato, il salone al piano superiore per le feste divenne un granaio e l’alloggio destinato al giardiniere venne dato in uso alla guardia del Parco di Stupinigi.

All’avvocato Sanguinetti nel 1916 subbentrarono i fratelli Carlo e Romeo Tartara che condussero la sola cascina Gorgia con 70 ettari di terreno. In quei tempi difficili e di guerre non si poteva badare agli abbellimenti ma tutto era rivolto alla praticità di un lavoro duro e poco remunerativo, la cascina Gorgia anche se impoverita passò indenne da quegli anni di guerre e bombardamenti divenendo al tempo della seconda guerra mondiale una base contraerea dei tedeschi.

Nel 1953 la cascina venne affittata da Gilardi Giuseppe. La cappella San Carlo era stata saccheggiata e devastata e poi ricostruita nel 1955, la strada dei tigli scomparve per agevolare le lavorazioni dei campi, successivamente fu portata la corrente elettrica, creato un pozzo e impianto idraulico per portare l’acqua nell’abitazione e nelle stalle.

La cascina nel gennaio 2010 viene venduta dall’Ordine Mauriziano alla Regione Piemonte con tutte le cascina del Parco di Stupinigi.

Nell’ex giardino della cascina vi è un parco con allevamento di molte specie di animali, le sale nobiliari sono sale da pranzo dell’agriturismo, l’appartamento del giardiniere è diventato lo spaccio di vendita della cascina.

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